Dieci anni di passione snodata Avete presente frasi come:
“Nella vita non puoi fare quello che vuoi”
“Trova un posto fisso e tienitelo”
“O sei leone o sei pecora, decidi tu”?
Ecco, la mia infanzia è stata segnata da questi luoghi comuni, la vita mi era stata dipinta come un campo da battaglia in cui bisognava sbranare per non essere sbranato.
Tuttavia, questo vivere di doveri obbligati non mi ha mai convinto.
Che male c’è a fare quello che si vuole nel profondo? Solo facendo ciò che sentiamo nostro possiamo attingere a tutta la nostra energia vitale e svolgere l’attività con gioia.
Quella visione del mondo apparteneva a chi, avendo paura del prossimo, reagiva come meglio poteva, attaccando l’altro oppure chiudendosi nella propria bolla… …io non ero così.
Per diversi anni il mio lavoro è stato insegnare yoga nei villaggi turistici.
Proprio in quei contesti notai che gli stessi fautori della filosofia del leone e della pecora, nei momenti di vacanza e spensieratezza, si trovavano a praticare yoga.
E chi c’era lì ad insegnargli? Proprio io, la pecora.
Questi leoni non mi erano mai apparsi più docili, buoni e gioiosi.
Ho assistito a scene di assoluta bellezza, di pianti, abbracci, sorrisi sinceri e liberatori dedicati ad un tramonto sul mare.
Ricordi che hanno il potere di scaldarmi ancora oggi il cuore e che ho condiviso con i leoni della famelica giungla vita.
Prima di capire ciò, ho fatto anch’io esperienza del lavoro aziendale.
La mia consapevolezza nasce anche da quell’esperienza, che mi ha insegnato molto, a livello organizzativo, ma soprattutto a livello umano.
Ho imparato che, io come tutti, ero esposto e condizionato dalle ansie e preoccupazioni tipiche di quella realtà, dalla competizione con gli altri colleghi, insomma, da un’insofferenza generalizzata.
Questa insoddisfazione si traduceva, nel fantasticare su agriturismi in Toscana popolati da amici sorridenti seduti attorno ad un tavolo imbandito, durante le pause caffè.
Sogni ad occhi aperti da cui mi svegliavo sbuffando, perchè la pausa era terminata ed io dovevo tornare a fare qualcosa che non mi rispecchiava minimamente.
Poi un giorno ci fu una ristrutturazione aziendale. Nel frattempo avevo conosciuto Silvia, eravamo diventati una coppia e insieme stavamo maturando il desiderio di trasformare la nostra passione per lo yoga, nella nostra grande avventura, professionale e di vita.
Così, nel 2003, decidemmo entrambi di dimetterci, con un mutuo sulle spalle e senza sapere da dove partire.
Avevamo solo un sincero desiderio di riuscire nell’impresa.
In questi anni abbiamo insegnato yoga a tantissime persone con cui abbiamo condiviso i momenti più straordinari della nostra e della loro esistenza.
Abbiamo avuto la conferma che le persone hanno bisogno di essere accolte e sostenute perché quasi mai vengono incoraggiate all’ascolto e alla comprensione del proprio talento e predisposizione.
Abbiamo realizzato con lo yoga molto più di quanto potessimo sperare, e molto ancora vogliamo fare, sempre col cuore gioioso e con la voglia di incontrare le persone, conoscerle e condividere con loro un pezzetto di strada.
Da dieci anni insegno a scoprire questa arte alle persone che vogliono trasformare la propria passione in una professione soddisfacente ed entusiasmante.